Le blockchain di Antelope gestiscono un grande volume di transazioni, che crea blocchi di grandi dimensioni. Nodeos memorizza questi blocchi in un file blocks.log, che può diventare rapidamente molto grande. Alcuni nodi, come i nodi produttori di blocchi, non hanno bisogno di conservare questi registri dei blocchi storici. Altri, come i nodi API e P2P rivolti al pubblico, richiedono versioni complete del file blocks.log.

Diverse versioni di EOSIO consentono metodi diversi per ridurre le dimensioni del file blocks.log.

Puoi avviare nodeos da uno snapshot per "tagliare" i blocchi.

È possibile utilizzare lo stesso metodo di rimozione di blocks.log per EOSIO v2.1 come per EOSIO v2.0. In alternativa, puoi utilizzare le opzioni di configurazione solo di EOSIO v2.1 per dividere il file blocks.log in blocchi più piccoli e quindi conservare un certo numero di questi blocchi per l'uso. Puoi configurare i nodi per eliminare automaticamente i blocchi più vecchi o spostarli in una posizione di archivio. Nodeos non utilizza i blocchi archiviati e gli operatori possono eliminarli una volta che non sono più necessari.

È possibile utilizzare lo stesso metodo di rimozione di blocks.log per Leap v3.1 come per EOSIO v2.0. Inoltre, puoi utilizzare una nuova opzione in Leap v3.1 chiamata block-log-retain-blocks per definire quanti blocchi mantenere nel file blocks.log. L'opzione mantiene i blocchi più recenti, definiti dal parametro block-log-retain-blocks, e rimuove i blocchi più vecchi. Il file risultante è sparso, il che significa che ci sono buchi dove si trovavano i blocchi rimossi.

Nell'ultima codebase, gli sviluppatori hanno implementato una funzionalità che consente agli operatori di impostare il numero di blocchi recenti nel parametro block-log-retain-blocks su zero (0), eliminando completamente il file blocks.log.

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Autoer: EOS Network Foundation

Editore: Randall Roland

Tradttore: Peter Valenčič

Fonti & riferimenti: